Si, avete fatto la vostra scelta: è stato un lungo dibattito tra voi e vostra moglie ma, come sempre, lei ha avuto la meglio ed è riuscita a deviare, ancora una volta, il corso delle vostre preferenze. Proprio lei che non esitate a definire una donna in carriera, proprio lei ha inaspettatamente scelto lo stile classico per arredare il vostro nido d’amore su, nella casa in collina che avete appena finito di ristrutturare e in cui andrete ad abitare molto presto, giusto il tempo di completare gli arredi.
Le camere classiche sono per coloro che possiedono un senso preciso delle cose, che hanno o credono di avere i piedi ancorati nella realtà, per tutti quelli che hanno precise risposte sul significato della propria esistenza.
La tradizione fornisce la risposta più chiara alle esigenze di costoro.
Le camere classiche hanno il sapore delle cose certe, delle verità profonde: difficilmente una camera classica accoglierà un adulterio sebbene le camere di albergo sono quasi sempre arredate in stile classico, ma poco importa
Nelle camere classiche la parte del leone la fa il legno che uniforma di norma tutte le parti di cui essa si compone. Di legno per costruire i mobili esistono diverse tipologie che non è il caso ricordare tutte anche perché è forse più rilevante in questo contesto evidenziare come un dato essenziale del legno è che esso vive. Sette strati interni ne compongono il fusto testimoniando la memoria genetica dell’albero, l’età della pianta, le sue stagioni.
Il legno possiede una strana affinità con la carne a cui lo assimila l’essere sintesi vivente di equilibri fra gli elementi fondamentali della biologia terrestre, l’aria, che distilla in ossigeno puro attraverso il respiro profondo delle foglie che effettuano la sintesi clorofilliana; l’acqua che assorbe dalla terra che nell’acqua scioglie i suoi sali, ultimo viene il fuoco, tormento e delizia del legno per il calore trattiene e per quello che sprigiona.
Di solito si privilegia la zona letto nella scelta di una camera classica. Badando con molta attenzione agli accostamenti con i comodini, i settimini e comò, scelti in linea con lo stile dell’armadio o in linea con il letto.
Un letto in ferro battuto si abbina benissimo a dei comodini a consolle, con base di appoggio in ferro e ripiano in vetro o marmo. Invece, una linea decisamente più moderna è quella del classico legno rivisto ed impreziosito con particolari in foglia oro/argento. Perfetti, è il caso di dire, per ogni occasione!
Proprio perché il legno è l’elemento preponderante in molte delle camere classiche presenti sul mercato del mobile e le finiture vengono per convenzione lasciate per così dire allo stato grezzo i colori degli accessori giocano un ruolo molto importante. Tessuti esotici lo stile orientale dai colori caldi e passionali:arancio, rosso, giallo ocra sono da raccomandare per i tendaggi e le coperte poiché forniscono sensazioni piacevoli che creano un forte senso di accoglienza ed intimità.
Uno stile di arredamento che va benissimo se la tinta dominante del letto, dei cassettoni e dell’armadio nelle vostre camere classiche è il chiaro: rovere e ciliegio.
Queste tinte dovranno essere riprese nei vostri copriletto, cuscini, lenzuola o tende. Tinte neutre, invece, si adattano bene a qualsiasi arredamento e legano perfettamente con ogni passaggio di epoca.
Il beige o il bianco o l’ecrù, sono tinte sempre di facile riuscita e consigliabili a chi non si sbilancia verso tinte forti. La zona notte, secondo la cromoterapia, dovrebbe avere le pareti azzurre (in tutte le sue sfumature) o sulle tonalità del lilla/viola/rosa affinché lo sguardo riposi e gli occhi si rilassino. Tornano di moda poi le carte da parati e, che siano a tinta unita o con motivi naturali, vanno scelte con estrema oculatezza.
Decisive per rendere in tutta la sua pienezza l’effetto caldo e deciso delle camere classiche.
Ulteriore fattore di mantenimento dell’atmosfera calorosa e intima nelle camere classiche è l’illuminazione che nella zona notte va scelta con cura. I toni dovranno essere senz’altro caldi, vanno bene anche le luci colorate, meglio se le fonti luminose uno centrale alla stanza, con diffusione larga, in modo che ogni spazio sia ben illuminato, e lumi o faretti nei punti che vogliamo illuminare maggiormente.
L’abatjourn non sarà mai fuori moda.
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