Nella storia del mobile occidentale, l’armadio arriva da molto lontano.
Da sempre o quasi l’armadio è infatti il mobile per eccellenza, il posto dove riparare i costumi della vita quotidiana, gli abiti, le nostre spoglie diurne.
Fuori è giorno, dentro l’armadio invece è sempre notte, una piccola casa senza finestre mentre fuori, nella camera imperversa la luce che risplende sulle sagome esposte al suo indiscusso dominio. Un tempo l’armadio era il nascondiglio preferito di bambini dispettosi o forse anche solo curiosi di scoprire cosa ci fosse dentro quelle misteriose e spesso poderose scatole dei misteri. Proprio per il suo nesso inscindibile con la tradizione dell’arredare l’armadio mantiene forti legami con la civiltà domestica sviluppatasi in Europa a partire dal Medioevo.
Per ricercare le origini dell’armadio pensiamo dunque ai portali oppure alle facciate di una chiesa antica, osserviamo le cimase che ne ornavano l’edificio oppure ai fregi sul frontone di una chiesa barocca.
Chi nella vita cerca soprattutto garanzie si rivolge alla tradizione e compra armadi classici: una tendenza forte di grande rientro presso il grande pubblico degli acquirenti medi, non estranea a questo trend commerciale osserviamo di questi tempi la revivescenza della nobile arte del restauro di reperti ereditati o acquistati sui mercati appositi ovunque presenti in qualunque piazza d’Italia.
Se ereditare non è proprio il nostro destino e sentiamo una forte propensione per la tradizione dobbiamo allora dotarci di armadi classici di sicura resa funzionale e dalla impeccabile rifinitura. Armadi classici che arredino la nostra camera da letto e capeggino nei nostri risvegli o che confortino altresì le nostre notti solitarie o allietate dalla tenera compagnia di una tenera e fedele compagna.
Cominciamo da Articolo 28 il nostro viaggio nella classicità contemporanea, un armadio in stile che definisco senza indugi un ritorno clamoroso alla tradizione. La tradizione del moderno – se mi si consente questo apparente ossimoro – dal momento che il barocco fu ed è l’alba di un’età che ancora perdura nelle sue istanze storiche di fondo ed è proprio la nostra, anzi, per molti versi, si sente non di rado parlare di un certo qual barocchismo della nostra epoca. Ai posteri l’ardua sentenza. A noi ci preme parlare di questo armadio che nel taglio barocco della modanatura trattiene una marcata impressione rococò.
Un armadio di cotanto design è quel che forse, stranamente, può riassumere le nostre esigenze più intime nell’arredamento delle nostre camere da letto se ci muoviamo in ambito rigorosamente classico o se semplicemente amiamo il legno e ci piace avere a nostra disposizione questa prova di grande maestria artigiana nella magia del massello intagliato laccato in lucido e decorato con foglia d’oro e argento finanche alle finiture.
La modanatura conferisce all’armadio una consistenza poderosa e nella prospettiva frontale e nell’intero suo prospetto ortogonale.
Una teoria di fregi intagliati ora retti ora ricurvi conducono lo sguardo dentro a un panorama di sottili proporzioni: dalla cimasa a sponde convesse e modulate in stile alle ante che trattengono riquadri intagliati a riquadri incorniciati, l’un dentro l’altro. Tradizionale il motivo intagliato nelle ante del blocco centrale tripudiato di infiorescenze lignee chiaroscurate bellamente dalla foglia oro a trattenere tutta la luce che c’è.
Vivamente consigliato a chi ha fatto un viaggio nel Sud dell’Italia o in Andalusia e rammenta l’impianto scenografico di molte facciate di cattedrali o di edifici del ‘700 mentre l’intaglio delle ante richiama i fregi austeri di famose credenze armadi del periodo della Restaurazione.
Dalla scenografia barocca di Articolo 28 passiamo alle suggestioni decò del modello Musicale presentato da Selezione, una collezione di armadi classici a schema fisso, da quattro, cinque, sei o sette ante a battente, con una struttura in tamburato di abete rivestito di noce tanganika; disponibile in tredici modelli diversi con finitura in laccato con decorazione “Liberty” che più si avvicina ai nostri giorni.
Appartiene alla stessa linea di armadi classici a schema fisso, Orion, disponibile nella versione a quattro, cinque o sei ante a battente, con struttura in tamburato di abete rivestito in tanganika, realizzato in tredici modelli diversi con finitura in laccato, patinato, anticato, acquerello, affresco, cera e copper.
Le decorazioni dei battenti effettuate a mano dovrebbero infine soddisfare del tutto la nostra voglia di classico consegnando alle nostre camere da letto armadi classici che si annunciano imperituri.
I commenti sono chiusi.